Chiesa San Lorenzo

La primitiva chiesa di San Lorenzo in Strada sorse quasi certamente sui resti di un tempio pagano. Nel 1230, dopo una probabile ricostruzione, fu consacrata ad onore dei tre santi: Lorenzo, Giovanni Battista e Cristoforo. Non si hanno notizie in merito alle origini della pieve che aveva giurisdizione su di um’ampia zona comprendente oltre l’attuale territorio di Riccione anche quello di Casalecchio, del “Terzo” di Rimini, di Sant’Andrea in Patrignano e di Sant’Anrea in Besanigo di Coriano; tale pieve sicuramente esisteva prima del Mille come attestato da Currado Curradi in” Le pievi del territorio riminese nei documenti fino al Mille”, Rimini, 1984.

Nel 1258 la pieve fu posta sotto la giurisdizione dell’ospedale riminese di Santo Spirito da parte di Giacomo vescovo di Rimini. Tale concessione venne approvata e confermata da papa Alessandro IV nel 1260 con una bolla nella quale fu anche compresa la chiesa di San Martino in Arcione e quella di San Bartolomeo di “Ladornero”, altre volta menzionata “de Ardonara”, di cui non si conosce però l’esatta ubicazione.

Nel 1440 papa Eugenio IV concesse a Paolo Marcheselli, riminese, ai suoi due nipoti Lodovico e Pellegrino, nonché ai successori di ciascuno di essi, il diritto di “patronato” e di “presentazione”.

Tra il 1640 e il 1664 fu eretta una nuova chiesa ad opera di tre parroci riminesi: Francesco Castagna, Carlo Marcheselli e il canonico Rambottino.

Nella notte di Natale del 1786, anno nel quale San Lorenzo in Strada contava 375 abitanti, un terremoto di particolare intensità causò notevoli danni alla chiesa, tanto che l’architetto Valadier nelle sue “ Perizie de’ danni causati alle case delle venticinque Parrocchie del bargellato di Rimino dal tremuoto della notte delli 24 decembre dell’anno MDCCLXXXVI”, stimò la somma di 146 scudi occorrente per varie opere di riparazione.

Nel 1859 don Leonardo Leonardi, ricordato come uomo di vasta cultura storica e teologica, fece allargare la chiesa erigendovi ai lati le cappelle ed uno stanzone ad uso scolastico: in tale anno la popolazione di San Lorenzo in Strada era di 850 abitanti.

Il 17 maggio ed il 16 agosto del 1916, la chiesa e l’annessa casa del parroco furono completamente distrutte da due violenti scosse di terremoto che arrecarono notevoli danni nel territorio riccionese ed il cui doloroso ricordo è ancora presente nelle persone più anziane. A quel tempo la popolazione aveva raggiunto le 2500 unità.

Costruita una baracca in legno onde poter assicurare, sia pure in stato di estrema precarietà, la continuità delle funzioni religiose, il parroco don Giovanni Montali si impegnò tenacemente perché fosse eretta una nuova chiesa,più ampia di quella andata perduta, dal momento che la popolazione di San Lorenzo si era notevolmente accresciuta.. Il giorno di Natale dell’anno 1922 si ebbe l’inaugurazione, sebbene non ufficiale, della nuova chiesa, eseguita conformemente alle prescrizioni antisismiche, da una cooperativa di muratori locali su progetto dell’ing. Giuseppe Gualandi di Bologna.

La furia devastatrice del secondo conflitto mondiale non risparmiò nemmeno questo nuovo edificio; nell’autunno del 1944 esso subì gravissimi danni in seguito ai bombardamenti ed il parroco don Giovanni Montali impedì che i soldati alleati ne completassero la distruzione asportandone i resti. A fianco della chiesa in un pozzo furono trovati i corpi del fratello e della sorella del sacerdote trucidati dai nazisti.

La ricostruzione iniziata dal Montali è stata completata nel 1976.