Notizie Caritas


AUGURI DI BUON NATALE 2017

Che sia un Buon Natale. Per tutti
Non sarà facile quest’anno, per tante famiglie, dirsi serenamente e con convinzione “Buon Natale!”
La crisi economica ha colpito duro anche nella nostra città e le prospettive non sono positive nemmeno peri prossimi mesi. C’è chi stringe i denti, con un solo stipendio o con metà, per continuare a mantenere la famiglia, a garantire un futuro ai propri figli. C’è anche, però, chi i denti li batte per il freddo acuto che è arrivato da qualche giorno, perché vive in auto, o in ambienti precari o perché le bollette non pagate hanno portato al distacco delle utenze. Come si fa ad avere voglia di dire“Buon Natale” in queste condizioni?Non basta rimanere all’interno delle parrocchie e dei Centri di Ascolto e aspettare chi arriva, ma dobbiamo sempre più uscire, andare a cercare quelle persone che “sono incappate nei briganti” della vita, testimoniando la nostra chiamata alla condivisione, alla comunione, all’essere fratelli, a fare comunità. Farsi prossimi significa farsi vicini, mettersi in ascolto, stare al fianco, accorciare le distanze, infrangere le barriere, andare in cerca delle persone per dire loro: “Mi importa di te”. Farsi prossimi non perché siamo bravi, ma perché così ci ha indicato Gesù. Colui che si è fatto prossimo per primo. Importante, certo, cercare di risolvere problemi, dare risposte, pensare e creare opere concrete a sostegno delle tante povertà che incontriamo ogni giorno… Ma non è tutto! Anche perché le nostre forze e capacità sono insufficienti a trovare tutte le soluzioni. È necessario stare accanto, fare un cammino insieme, mettersi in ascolto, creare relazioni significative. Il Dio che si è fatto uomo non è venuto per risolvere i problemi umani, ma per dare un senso diverso alla nostra vita, per dare la Speranza di un mondo nuovo. Noi tutti possiamo essere speranza per qualcuno!Sono convinto che la fatica a dire “Buon Natale!” possa essere ridotta se c’è la consapevolezza di non essere soli, di avere qualcuno con cui condividere. È la solitudine che genera la disperazione. è l’indifferenza che instilla rabbia. È la mancanza di relazione che toglie senso alla vita. allora, coraggio! In questo Natale facciamoci prossimi a tutti quei “presepi viventi” che incontriamo nella nostra quotidianità e che ci manifestano la presenza di Gesù. “Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”.. C’è bisogno di maggiore giustizia che permetta a tutti di vivere in modo dignitoso! Chi ha lavoro, sia di sostegno a chi non lo ha; chi ha tempo lo dedichi a chi ha bisogno; chi ha competenze le metta a disposizione di quanti soffrono per la mancanza di salute, di affetti, di prospettive; chi ha di più lo condivida con chi ha meno. Che sia davvero un Natale che ci fa incontrare il Dio fatto uomo.
La Caritas Parrocchiale San Lorenzo (Riccione)
è aperta tutti i Venerdì dalle 15,30 alle 17,30
Che possa essere un Buon Natale per tutti!

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T e m p o   d i   A v v e n t o
Raccolta viveri Il nostro gesto di carita’
In questo periodo di crisi è importante non chiudersi in se stessi, ma aprirsi , essere attenti all’altro. Se abbiamo trovato il senso della vita di Gesù, non possiamo essere indifferenti davanti ad uno che soffre, ad uno che è triste”. Papa Francesco
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Le corone verranno venduta sabato pomeriggio alla messa delle ore 17,00 alla messa della chiesa di San Lorenzo e domenica mattina alle messe delle ore 8 e ore 10. a spontriciolo alle ore 9 e a betania alle ore 11,30.
Qual è il significato delle quattro candele della corona d’Avvento?
Ogni tempo liturgico ha i propri segni che lo contraddistinguono. Anche l’Avvento ha i suoi. La corona d’Avvento ha origine nel Nord d’Europa, precisamente in Scandinavia, e negli ultimi anni è entrata con forza nelle nostre comunità cristiane. Essa consiste in un supporto circolare [indica il tempo che ciclicamente ritorna, ma simboleggia anche l’attesa del ritorno di Cristo] rivestito di rami verdi [cioè di piante sempreverdi: nel cuore dell’inverno si aspetta la primavera, gli abeti rimangono del colore della vita e della speranza quanto tutti gli altri alberi sono spogli] (senza fiori) sul quale vengono collocate quattro candele (il colore viola sarebbe quello più appropriato) [in America è costumanza il viola, in Europa e Italia va molto il rosso per le candele, che si accendono una alla volta, sempre le stesse: nel loro consumarsi si vede visibilmente il passare del tempo e l’avvicinarsi del Natale, mentre di settimana in settimana la luce aumenta: niente lampade a olio o lumini elettrici…].
Queste candele simboleggiano le quattro settimane del tempo d’Avvento e vengono accese una ogni domenica. La corona deve essere collocata in un luogo visibile del presbiterio, vicino all’altare e vicino al pulpito, su un tavolino o su un tronco d’albero, o pendente dal soffitto [la corona pendente dall’alto è la collocazione tradizionale, come un vero candelabro antico: la luce scende dall’alto].

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Parrocchia San Lorenzo

La Caritas Parrocchiale presenta. la Compagnia

“Quei dal Funtanele”

 la commedia dialettale

la commedia dialettale in 3 atti

di Guido Lucchini

“E’ B’DOC ARFAT”

Presso IL TEATRO TONDELLI (Ex. Teatro del Mare) via Don Minzoni N° 1 47838 – Riccione

Sabato 25 Febbraio 2017

ore 21.00

Costo € 8,00

Bambini dai 5 ai 12 anni € 5.00

Bambini da 0 ai 5 anni Omaggio

Prevendita biglietti: presso segreteria Parrocchia San Lorenzo

Per informazioni e prenotazioni tel. 0541/640563 oppure

Contattare Roberto 333/7527637